A volte mi sento come dentro ad un film il cui finale non mi piace per niente. La cosa terribile è che sono cresciuto con i film anni ‘80 dove tutto era bianco o nero in un bagno di colori e musiche fighissime. Film come “voglia di vincere”, dove lo sfigato di turno diventa popolare solo quando si trasforma in un lupo mannaro e fa cose magnifiche che tutti, finalmente gli invidiano. Tu vedi un film del genere, sei appena adolescente e che pensi? La prima domanda che ti fai è “Cacchio, è così difficile?” e segue un moto di scoraggiamento perché sai che quella peluria sotto al naso per cui ti prendono in giro no diventerà mai così lunga da farti sembrare più grande degli altri. Siamo cresciuti con film che facevano leva sul senso di rivalsa nei confronti di una società che ci ha sempre vessato. Era come il contentino per farci stare al nostro posto con la consapevolezza che tutto sarebbe cambiato prima o poi, che i nostri sogni si sarebbero avverati. Così facendo hanno creato il consumatore del futuro che vedeva nel nuovo prodotto la risposta ai suoi desideri.
E poi venne Matrix, il 1999 e tutto il cambiamento.
Eravamo nella rete e se non ci capivi niente eri perduto. Io fui mediocre anche lì. Mi fermai al profilo MSN e a qualche amico in chat. Nessuno ci insegnava ad usare quello che avevamo sotto mano, la scuola, l’università, nessuno ci disse come fare per sfruttare quel grande potenziale chiamato digitale. Ero talmente confuso che non capii subito quella scelta tra la pillola rossa e la pillola blu. Cioè, l’afferrai ma non compresi quanto fosse pesante come scelta. Per capirla ho dovuto infrangere parecchi sogni e veder calpestate parecchie illusioni le cui radici erano ben piantate nel mio substrato anni ‘80.
Santo cielo quanto tempo perso a non fare niente.
Non mi sono lasciato andare, non è rimpianto il mio ma consapevolezza. Sono sicuro che il nostro essere i figli di mezzo della società, possa essere di aiuto ai nostri figli. Devono capire subito che i sogni si possono realizzare e che ogni strumento è una possibilità in più a patto che ne capiscano il potenziale e non perdano mai di vista che il centro di tutto è la scelta. Scegliere vuol dire fare. Oggi puoi veramente scegliere di realizzare un sogno, oggi abbiamo la possibilità di scegliere la pillola rossa. L’importante è la consapevolezza. Eh sì, perché puoi scegliere quello che vuoi, ma devi essere consapevole della strada su cui ti porterà quella scelta.
Facile dire “prendo la pillola rossa e divento come Neo”, col cavolo. Prima devi capire se hanno manomesso anche la pillola rossa e per farlo devi capire anche chi ti sta dando questa scelta. Forse è il caso che difronte alle scelte ti ci metta tu stesso, senza aspettare che qualcuno ti venga a portare delle pillole. Forse siamo noi che dobbiamo costruirci la strada a costo di sognarne una tutta nostra e crearla risolvendo un problema alla volta?
Io vi porgo i miei auguri per una fantastica settimana, se sapete già che potrebbe non esserlo, non vi preoccupate, è normale. Comunque se si ha la consapevolezza di non essere i soli sulla faccia della terra si vive meglio. Il confronto fa bene. Perciò ti invito a seguirmi sul canale Telegram oppure a scrivermi nei contatti che si trovano sulla mia landing page. La relazione con chi mi segue e con chi vuole sostenere il mio progetto è essenziale. Se non avessimo dovuto interagire fra di noi non ci sarebbe ragione di essere in più di 7 miliardi sulla faccia della terra.
Volevo ricordarvi che questo blog ed il Fabio Visual World sono un progetto seduto sul divano cosmico, un bel raccoglitore di mille esperienze e progetti altrui.
E ricordate: La creatività salverà il mondo.